Raccolta acqua piovana fai da te – parte 1

Raccolta acqua piovana fai da te – parte 1

Raccolta acqua: coperchio in cemento

L’acqua è un bene molto prezioso. Dobbiamo imparare ad utilizzarla in modo razionale e ottimizzato. Un ottimo metodo per riuscire in questo è realizzare un impianto di raccolta acqua piovana! Con il fai da te è ancora più bello. Scopri come ho realizzato il mio progetto.

Nel realizzare questo progetto ho commesso degli errori, e alcune scelte fatte le cambierei, ma ne parliamo alla fine. Ora ti lascio alla descrizione del lavoro fatto.

Raccolta acqua piovana fai da te: perché

Mi piace condividere con te il perché della mia scelta. Per alcuni è un progetto antieconomico, oppure uno sforzo inutile, ma per me utilizzare al meglio questa preziosa risorsa della natura è un’opportunità importante e una sfida stimolante. E’ una questione di etica, e non di sola natura economica.

Siamo abituati ad avere acqua corrente e potabile in abbondanza, ma non è così dappertutto. Voglio fare del mio meglio per non sprecare questa risorsa.

Lo scavo per posizionare la cisterna di raccolta acqua piovana

Per la raccolta acqua piovana ho deciso di utilizzare strutture di cemento armato prefabbricate. La prima fase ha previsto lo scavo per i collegamenti tra la vasca di raccolta e il punto di arrivo dell’acqua dai canali del tetto. 

L’impianto di scarico dei canali era precedente a questi lavori; vedremo successivamente come ho effettuato i collegamenti

Lo scavo per la posa della vasca in cemento

Lo scavo è stato realizzato a mano. Non è stato facile, ma con il fai da te non sempre si dispone di ruspe, scavatori, e macchinari simili. 

Inizialmente ho delimitato lo spazio dello scavo, facendolo leggermente più grande rispetto alle misure della vasca di contenimento acqua (lo scavo è quadrato, e la vasca è rotonda).

Ho cominciato a scavare dai bordi delimitati verso il centro. All’inizio ho utilizzato pala e piccone, poi ci siamo avvalsi anche di un demolitore. In questo modo anche la terra dura diventa morbida e facile da rimuovere. 

Man mano che lo scavo prosegue si vede in modo chiaro la stratificazione del terreno: ogni strato ha un colore e una consistenza diversi. Che bello fare questo scoperte! 

Lo scavo continua, e si nota in modo chiaro dal numero degli scalini della scala che sono all’interno dello scavo. 

Quando la profondità comincia ad essere notevole, il problema maggiore che si incontra è il poco spazio a disposizione. Lavorare con il piccone e la pala è faticoso, ed è un’impresa portare fuori la terra che si muove! Ad un certo punto abbiamo utilizzato dei secchi per asportare la terra al di fuori dello scavo.

La posa della cisterna per il recupero dell'acqua piovana

La cisterna che ho utilizzato prevede un primo anello con il fondo, degli anelli intermedi e un coperchio. Questi elementi sono in cemento, e il loro peso è davvero notevole, soprattutto per il primo elemento (con il fondo) e il coperchio. Qui abbiamo dovuto utilizzare un ruspino per sistemare la vasca all’interno dello scavo.

Nella foto seguente si vede la vasca composta dal primo anello con il fondo, ed un secondo anello.

Al centro si può notare una striscia più scura, è cemento creato appositamente per sigillare le giunture dei diversi anelli.

La vasca finale è composta da primo anello con fondo, altri due anelli e coperchio. Nella foto che segue ci sono io dentro la vasca, dove manca solamente il coperchio. Stare lì dentro dava una strana sensazione! 🙂 

Alla fine abbiamo montato il coperchio di cemento. Come vedere al centro c’è un’apertura per le ispezioni.

Ed ora la parte idraulica!

Nel prossimo articolo vi mostro i collegamenti idraulici da e verso il pozzo di raccolta acqua piovana.

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